Fratelli connazionali,
scrivo queste righe da semplice cittadino non da membro del Governo.
Il nostro Paese si trova a vivere per l'enna volta nel corso della nostra storia lo sgarro di nazioni più o meno potenti che si imporranno sulla nostra nazione.
Non siamo una comunità numerosa e questo costituirà sempre uno svantaggio, siamo una nazione poco rispettata (si pensi al tradimento che abbiamo subito queste ore) ma abbiamo un grande vantaggio: siamo sempre stati una comunità compatta.
Siamo stati sempre compatti nel scegliere gli obiettivi da perseguire, le politiche da adottare.
Non facciamoci scoraggiare dall'enna invasione totale.
Approfittiamo di questa dura situazione per ripensarci e ricrearci. Chiediamoci cosa non ha funzionato, cosa può cambiare. 
Se possiamo ricavare qualche vantaggio da un pluralismo.
La nostra storia è piena di cadute. Però siamo un popolo fiero, un popolo di inventori, di artisti, di statisti.
Potranno farci cadere ma noi siamo e saremo sempre pronti a rialzarci, più forti di prima.
Lo dobbiamo al nostro futuro, lo dobbiamo alla nostra Patria.